Tè matcha: perché la polvere magica del Giappone piace a tutti

Per alcuni è un trend, per altri una vera passione. Parliamo del tè matcha, la polvere di tè giapponese che ormai ha esteso il proprio potere arrivando nelle caffetterie, nelle pasticcerie e persino sui profili Instagram di giovani e meno giovani. 

Ma perché è così speciale? Scoprilo proseguendo la lettura dell’articolo. 

Quando e dove nasce il tè matcha: le origini di un mito

Il tè matcha giapponese altro non è che un tè verde coltivato all’ombra e macinato a pietra per ricavare una polvere estremamente fine. È lui ad animare il rituale antichissimo delle cerimonie del tè (茶道, sadō). 

In cosa consiste la coltivazione all’ombra? In breve, 3 o 4 settimane prima della raccolta le piante di tè vengono coperte per favorire l’aumento della clorofilla e della L-theanina (un amminoacido che aiuta a rilassarsi). 

La fase di macinatura a pietra serve a trasformare le foglie secche in polvere, senza privarle del caratteristico aroma e degli eccezionali nutrienti.

Quali sono i benefici del tè matcha?

Quando sorseggi il matcha stai consumando l’intera foglia. E, di conseguenza, stai anche introducendo nell’organismo un sacco di molecole preziose. Come l’epigallocatechina gallato, un polifenolo tipico del tè verde che combatte i radicali liberi e sostiene il sistema immunitario. 

Grazie alla presenza di caffeina e L-theanina, il tè matcha dona un’energia “pulita”, più durevole e meno irrequieta rispetto a quella elargita dal caffè. 

Si tratta anche di un infuso detossinante, visto che la clorofilla aiuta il nostro organismo a espellere metalli pesanti e tossine. 

Alcuni studi, infine, indicano nel matcha il tè ideale per controllare il peso e stimolare il metabolismo

Il matcha: tè, ma anche tante altre cose

Il matcha è un tè, certo, ma anche un ottimo ingrediente che può essere usato per diverse preparazioni in cucina. 

Avrai già sentito parlare del matcha latte: mischiando la polvere di tè con latte vaccino (o altre alternative vegetali) e un po’ di zucchero o dolcificante otterrai una bevanda golosa, perfetta per una merenda sfiziosa ma salutare. 

Se invece hai voglia di un frullato, unisci matcha, banana e yogurt: anche questa è una soluzione salutare, un po’ più energetica rispetto a quella precedente. Ottima prima di un allenamento.

Il matcha è anche un ingrediente della pasticceria. Puoi sperimentare versando un po’ della sua polvere in preparati per muffin, biscotti, gelati e persino tiramisù. Ne risulteranno dolci fusion con una marcia in più.

Se invece preferisci il salato, puoi utilizzarlo per presentare piatti dal colore brillante, all’interno di insalate o condimenti. Ma puoi anche inserirlo nell’impasto della pasta, per ottenere tagliatelle verdi fatte in casa. 

A chi potrebbe piacere?

A chi cerca un’esperienza sensoriale speciale: il profumo del tè matcha è erbaceo, mentre il suo gusto è leggermente dolce con un retrogusto umami (stiamo parlando di una specifica sensazione gustativa legata al glutammato monosodico, che rende il sapore del cibo particolarmente gradevole). Un’esperienza unica nel panorama dei tè. 

Alle persone legate al mondo del benessere, o a quelle che vogliono affacciarvisi. Il matcha è una scelta salutare che però non rinuncia al gusto. 

A chi ama la storia millenaria dell’Oriente: il matcha unisce l’antica tradizione giapponese alle mille declinazioni contemporanee del suo uso. È un ingrediente ponte, che àncora il presente a un ricco passato. 

Alle persone che amano il forte impatto estetico del tè matcha: il suo verde acceso è il perfetto protagonista di fotografie accattivanti e tazze instagrammabili.

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