Forse ti è già capitato di sottoporre a un motore di ricerca una domanda simile: quanti tè esistono? La risposta che ti darà – e che ti daremo anche noi – è sei. Ma, in quest’occasione, ci limiteremo a parlare dei grandi protagonisti della tazza. Si tratta di quattro varietà: il tè nero, il tè verde, il tè bianco e il tè rosso (rooibos). 

Nero, verde, bianco: stessa pianta, dress code diverso

Incredibile ma vero: il tè nero, il tè verde e il tè bianco sono figli della stessa madre, cioè la Camellia sinsensis. E allora qual è la differenza tra loro? Il grado di ossidazione delle foglie. 

Cominciamo dal meno ossidato, il tè bianco. Presenta foglie appena appassite, che subiscono una lavorazione minima. La sua carica antiossidante è altissima, anche perché si usano germogli e foglie tenere e giovani per produrlo. 

Il tè verde è leggermente più lavorato. Le sue foglie vengono scottate un po’ con lo scopo di bloccare gli enzimi. Questo tipo di tè riesce quindi a mantenere un intenso sapore erbaceo e alti livelli di catechine. 

Infine abbiamo il tè nero, completamente ossidato. Le foglie diventano molto scure e sprigionano aromi maltati, dal sapore più intenso. Questo tipo di tè presenta un livello di caffeina più elevato rispetto agli altri. 

Il tè rosso (o rooibos) dove lo piazziamo? Ottenuto da una pianta sudafricana – l’Aspalathus linearis – si presenta privo di caffeina e ricco di antiossidanti diversi da quelli del tè “tradizionale”. Ne parleremo in maniera più approfondita nei paragrafi successivi. 

Il tè bianco: un antiossidante delicato

È il tè meno lavorato, quindi quello che presenta il più alto contenuto di antiossidanti. 

Svolge un’azione anti-infiammatoria e cardioprotettiva; favorisce la memoria e la salute del sistema nervoso (grazie all’ampia presenza di polifenoli). Buone notizie dal fronte del gusto: ha un sapore floreale e dolciastro, oltre che un gusto delicato. 

Il tè verde: un superfood che viene dall’Oriente

Ecco i suoi punti di forza. Il tè verde è ricco di polifenoli che contrastano infiammazione e invecchiamento cellulare. Contiene poi L-theanina, una molecola che modula la caffeina con lo scopo di scongiurare ansia e nervosismo e favorire la concentrazione.

Inoltre, secondo alcuni studi funge da supporto metabolico: il tè verde ci aiuterebbe a controllare il peso e i livelli di glicemia. 

Il suo gusto è fresco e leggero. Le sue foglie sono delicate: cerca di non scaldare troppo l’acqua; arriva al massimo agli 80°. 

Il tè nero: uno stimolante ambrato

È quel che ci vuole se sei alla ricerca di un boost mattutino, visto che ogni tazza di tè nero contiene dai 40 ai 60 grammi di caffeina. 

Contiene anche molti flavonoidi e theaflavine, il che lo rende un perfetto alleato contro il colesterolo cattivo e un grande sostenitore della circolazione sanguigna. 

La presenza di antiossidanti favorisce un leggero aumento del dispendio calorico, quindi del metabolismo. Il suo è un gusto deciso, un sapore pieno, con note maltate, legnose e spesso speziate. Provalo con un po’ di latte.

Il tè rosso o rooibos: zero caffeina, tanta dolcezza

Se sei sensibile agli stimolanti, niente paura: con il tè rosso non devi rinunciare alla tua tazza di tè serale. All’assenza di teina possiamo aggiungere la presenza di antiossidanti unici, prerogativa del tè rosso: l’aspalathina e la quercetina svolgono un’azione antinfiammatoria e hanno un potenziale effetto antidiabetico. 

Questo tè è ricco di minerali: calcio, magnesio e potassio in particolare, amici delle ossa, dei muscoli e del tratto urinario. Anche lui gode del vantaggio di avere un gusto dolce. Una tips per te: provalo freddo con alcune fettine di agrumi e qualche foglia di menta.

Quale tè scelgo? 

Ora che hai scoperto quanti tè esistono, potresti voler sapere quale, fra questi, sia il più adatto a te.

Il tè nero è perfetto se il tuo scopo è aumentare il livello di energia, il tè verde se hai bisogno di freschezza e antiossidanti, il tè bianco se sei alla ricerca di un rituale delicato, il tè rosso se vuoi fare il pieno di minerali (e stai per andare a dormire). 

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